Oggi a Roma si sono tenuti i funerali di Pietro Ingrao “Padre della Repubblica”: è a uomini e donne come lui che dobbiamo lo spessore, la valenza e la grandezza della nostra Costituzione.
Costituzione che devono rispettare tutte le persone che si trovano sul nostro territorio ma ancor di più i suoi Rappresentanti istituzionali.
Nel piccolo della 13a città italiana vengono condannati 2 ragazzi per resistenza psicologica, si riesce a disquisire di magliette e giacchette ma non si chiedono in massa le dimissioni di un consigliere che preferisce dichiarare
“Meglio essere definito “omofobo” “razzista” “troglodita”, piuttosto che “sessista”, anzichè “peccatore”, “ipocrita” e “sodomita”.
L’Art. 2 della Costituzione recita
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
L’Art. 3 della Costituzione recita
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Crediamo che il Consigliere Cucinotta debba da solo trarre le conclusioni senza suggerimenti.
Potrà pure pensare di come queste uscite gli hanno fatto guadagnare qualche supporter utile a fini elettoralistici, ma fortunatamente il Paese e la Civiltà vanno avanti nonostante lui e quelli come lui.
Il Gruppo pari opportunità invita il Consiglio comunale a discutere del regolamento delle Unioni civili stante che la maggior parte dei consigli circoscrizionali, ancor più saggiamente, lo hanno già approvato.
Gruppo Pari Opportunità Cambiamo Messina dal Basso